In Valdarno, la primavera invita a scoprire la bellezza del territorio attraverso coinvolgenti escursioni a piedi. I panorami spettacolari e i colori vivaci di questa stagione attraggono in maniera irresistibile chiunque voglia immergersi nel paesaggio e nella natura che rinascono.
Passeggiata tra i Campi di Giaggiolo
In primavera, il Valdarno regala lo spettacolo unico delle distese di giaggiolo in fiore. Conosciuto anche come iris, con il suo delicato colore viola e l’incantevole profumo, è un’autentica meraviglia per gli occhi e gli altri sensi. Respirare l’aria fresca e odorosa, godendosi una passeggiata tra i campi fioriti, è un’esperienza particolarmente suggestiva da vivere. Questo straordinario spettacolo si può ammirare, generalmente a partire dal mese di maggio, percorrendo la Setteponti, in particolare tra i comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco di Sopra. Alcuni dei campi più scenografici si trovano presso le aziende agricole raggiungibili attraverso strade laterali e sterrate lungo la Setteponti, ma macchie di colore dal viola al blu si possono scorgere anche nei giardini e nei cortili delle abitazioni del luogo.
Scopri i Sentieri del Viandante
I sentieri del Viandante costituiscono una rete di otto affascinanti itinerari che attraversano i caratteristici borghi e le campagne rigogliose della Valdambra. Ogni passo porta a scoprire antiche fortificazioni, pievi e panorami mozzafiato, regalando un’esperienza memorabile nel cuore della Toscana. Con lunghezze variabili dai 7,5 ai 15 chilometri, questi percorsi sono accessibili a tutti e particolarmente adatti a coloro che amano l’arte, la storia e la natura.
La Via della Ginestra
Questo itinerario di 7,5 km, facilmente percorribile, si snoda tra Perelli, Levane e Santa Maria La Ginestra, per poi ricondurre al punto di partenza. Un punto di interesse unico lungo il percorso è la Chiesa di S. Maria della Ginestra, la cui costruzione è legata alla presenza di una fonte dalle presunte proprietà miracolose, soprattutto per madri in allattamento.
La Terrazza sul Valdarno
Con un percorso di 15,2 km, di media difficoltà, l’itinerario inizia dal suggestivo ponte di Pogi, risalente all’epoca romana e successivamente restaurato nel periodo medievale. Passando per il borgo di Iesolana e le mura abbandonate di Casa Stracca, si arriva al castello di Montozzi, con una splendida vista sulla Valdambra e sul Valdarno Superiore. Si prosegue poi per la villa fattoria di Migliarina, dimora ottocentesca con uno splendido giardino, per tornare poi verso Pogi.
La Strada del Vino
Questo itinerario di 10 km, di facile difficoltà, attraversa il fertile territorio di Mercatale Valdarno. Passando per la millenaria pieve di Galatrona e la suggestiva villa fattoria di Petrolo, si giunge alla torre di Galatrona è il fulcro di questo percorso, offrendo una vista panoramica sulla valle dell’Ambra e gran parte del Valdarno. Il percorso continua fino al borgo di San Leolino, con il suo castello medievale. Infine, attraverso uliveti e vigneti, si ritorna al punto di partenza, esplorando luoghi ricchi di storia e leggende.
Il Sentiero dei Quattro Borghi
Capannole, Castiglion Alberti, Badia Agnano, Villa: sono i quattro borghi che danno il nome a questo itinerario di media difficoltà, lungo 13 km. L’itinerario inizia a Capannole e si dirige verso Castiglion Alberti, un tempo castello che dominava la Valdambra. Dopo aver attraversato Casavecchia e Badia Agnano, si prosegue fino all’abitato panoramico della Villa. Da qui, il cammino continua lungo l’antica via Cassia, conosciuta nel Medioevo come via Traversa, fino a raggiungere Capannole alto, con le sue strette strade e case arroccate, da cui si può ammirare la pieve di San Quirico, punto di partenza e arrivo dell’itinerario. Qui vicino si trovano anche i resti di un’antica villa romana, che confermano il ruolo militare e commerciale di Capannole.
La Via dei Corbezzoli
L’itinerario di 13 km – di media difficoltà soprattutto per il dislivello iniziale – parte a San Martino, vicino a Bucine. Percorrendo sentieri immersi nei boschi, strade sterrate e un’antica via di crinale che collegava la Valdambra con il Chianti, si arriva in prossimità del podere Monte della Via, da cui ammirare il Pratomagno, Cennina e Duddova. Camminando tra i boschi di lecci si arriva a Cennina, con il suo castello, per secoli conteso tra Siena, Arezzo e Firenze, e si scende poi verso Duddova, per tornare al punto di partenza.
La Vecchia Strada dell’Erica
L’itinerario inizia presso il centro abitato di Ambra, situato sopra il torrente omonimo, dove è possibile visitare l’antico castello e un importante insediamento etrusco. Attraversando paesaggi di erica e quercia, si arriva fino al poggio Castiglioni, un sito abitato sin dall’epoca etrusca. Attraverso oliveti e vigneti si giunge poi al borgo di San Pancrazio, con un monumento commemorativo delle vittime del 1944, e alla cantina della fattoria, trasformata in museo della memoria. Il cammino continua verso il podere Asciana e le case Greti, fino a Gavignano, per tornare poi al ponte Bichi ad Ambra, dove visitare la chiesa di Santa Maria, custode di una natività attribuita a Michelangelo Vestrucci. Il percorso, di media difficoltà, è lungo 14 km.
Tra Sacro e Profano
Questo facile itinerario di 9 km parte da Badia a Ruoti, offrendo l’opportunità di visitare la chiesa abbaziale con la pregevole pala d’altare di Neri di Bicci del 1472 e affreschi quattrocenteschi. Fondata intorno al 1000, la Badia di San Pietro a Roti era un importante monastero camaldolese. Il percorso continua lungo il crinale, offrendo splendidi panorami sulla Valdambra e passando per il borgo di Sogna e il castello di Rapale, con reperti etruschi e romani. Attraversando campi coltivati e il borgo di Pietraviva, si torna infine al punto di partenza.
Verso la Sorgente
L’ultimo percorso inizia presso la pieve di Santa Maria in Altaserra, nota per la sua storia etrusca e romana. Dopo una visita a Montebenichi, con il castello del leggendario Capitano Goro, capitano di ventura del XVI secolo, si percorre una sterrata panoramica fino alla cappella di San Francesco, passando dal celebre Noccolo, l’olivone di Montebenichi, che si stima abbia un’età di 300 anni, e il mulino della Macinaia. Si attraversa il torrente Ambra per poi salire a San Vincenti, un piccolo borgo con una pieve romanica millenaria. Il cammino prosegue tra boschi e vigneti, ritornando infine a Montebenichi e completando così l’anello di 12 km, di difficoltà media.
In primavera, il Valdarno si trasforma così in un vero paradiso per gli amanti delle escursioni a piedi. Dai colori vivaci dei campi di giaggioli al fascino antico dei sentieri del Viandante, ogni percorso offre la possibilità di scoprire questa terra da un punto di vista differente, scovandone tesori nascosti e luoghi leggendari. Un’opportunità imperdibile per chi desidera esplorare il cuore autentico della Toscana e lasciarsi incantare dalla sua bellezza senza tempo.