Il Valdarno custodisce un patrimonio di chiese straordinarie, che raccontano secoli di storia, arte e spiritualità. Oltre alle celebri pievi, come la Pieve di Gropina e la Badia di Soffena, il territorio è punteggiato da luoghi di culto meno noti ma altrettanto affascinanti. Scopriamo insieme alcune delle chiese più belle e interessanti del Valdarno, suddivise per comuni.
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San Giovanni Valdarno: Arte e Misteri nelle Chiese della Città
San Giovanni Valdarno è una cittadina ricca di storia, famosa per le sue chiese che custodiscono tesori artistici unici.
Basilica di Santa Maria delle Grazie
Costruita nel 1484 in seguito al miracolo di Monna Tancia, la Basilica di Santa Maria delle Grazie è uno dei luoghi di culto più importanti della città. Situata in Piazza Masaccio, la basilica si distingue per la sua elegante facciata con portico e campanile. Al suo interno, le tre navate sono impreziosite da affreschi seicenteschi, mentre il Museo della Basilica ospita opere di pregio, tra cui l’iconica Annunciazione di Beato Angelico.
Chiesa di San Lorenzo e il mistero dell’Uomo Murato
La Chiesa di San Lorenzo, risalente al Trecento, è famosa non solo per le opere d’arte che ospita, come il trittico di Giovanni del Biondo e il Martirio di San Sebastiano di Giovanni Cassai, ma anche per un enigmatico ritrovamento. Nel 1780, durante alcuni lavori di restauro, venne scoperto un corpo mummificato incastrato tra le mura della chiesa, noto come l’Uomo Murato. Ancora oggi visibile la nicchia protetta, la leggenda vuole che si tratti di un antico penitente o di un frate sepolto vivo per punizione.
Chiesa della Santissima Annunziata
Originariamente un ospedale, poi trasformato in monastero, la Chiesa della Santissima Annunziata conserva importanti opere d’arte, tra cui tele di Antonio Puglieschi e una tavola raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita al Maestro della Natività di Castello.
Montevarchi: Chiese Storiche e Devozione Popolare
Montevarchi offre un itinerario affascinante attraverso le sue chiese, ricche di storia e spiritualità.
Collegiata di San Lorenzo
Le sue origini risalgono al XIII secolo, con l’attuale struttura romanico-gotica che fu edificata nel XIV secolo. All’interno si possono ammirare affreschi di Sagrestani e Bonechi dedicati alla vita di San Lorenzo, oltre al pregevole gruppo marmoreo del Baratta.
Chiesa di Santa Maria del Giglio
Costruita per custodire l’immagine miracolosa della Madonna del Ponte, la chiesa manierista fu completata nel 1621. È circondata da un loggiato di 15 arcate su colonne toscane e presenta un’unica navata a croce latina con pavimento in cotto.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Pestello)
Edificata nel 1680, conserva un affresco della Sacra Famiglia di scuola fiorentina del XVI secolo e due campane trecentesche provenienti dalla chiesa di San Tommaso a San Tommè, nella cappella della compagnia adiacente.
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Chiesa di Santa Maria Bambina
Fondata nel Trecento, la chiesa divenne pieve nel 1443 per volontà di Papa Eugenio IV. Al suo interno si trovano preziose tele settecentesche, un’urna lignea con le reliquie di San Tito e la suggestiva Pietà della bottega di Giovanni della Robbia.
Oratorio della Madonna delle Grazie (Montemarciano)
Questo oratorio fu eretto per custodire il Tabernacolo della Madonna delle Grazie, che da oltre ottant’anni dispensava miracoli. Il loggiato esterno, costruito in un secondo momento, attira l’attenzione dei visitatori, e all’interno si può ammirare un affresco che rappresenta la Madonna con Bambino. Il dipinto, inizialmente attribuito a Masaccio, è oggi attribuito a Francesco D’Antonio, ma ancora oggi qualcuno sostiene che sia opera del grande pittore del Rinascimento.
Pieve di San Lorenzo (Piantravigne)
All’interno della chiesa si trova il dipinto più antico della Madonna del Valdarno Superiore, datato al XIII secolo. Questo capolavoro, recentemente restaurato, è composto da tre doghe assemblate e rappresenta la Madonna e i santi in oro. La chiesa rimane aperta solo durante le celebrazioni religiose e in occasione della tradizionale festa del paese.
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Chiesa di San Michele
risalente al XII secolo. In stile romanico, la chiesa è stata ristrutturata negli anni ’50, quando le fu aggiunto un campanile ispirato a quello di Santa Maria Novella a Firenze. Tra le particolarità interne, spiccano le grosse sedie di legno al posto delle panche, l’affresco dei Santi Michele e Agostino nell’abside e i confessionali in muratura, rari e bellissimi. Durante il periodo natalizio, la chiesa ospita un presepe di grandi dimensioni, molto evocativo. La chiesa è aperta ogni domenica alle 10 per la messa, e si può accedere suonando il campanello della Canonica adiacente.
Cappella dell’Immacolata Concezione (Casabiondo)
Piccola ma affascinante cappella in stile barocco con una splendida vista sul Valdarno Fiorentino e Aretino.
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Pieve di San Giustino
La Pieve di San Giustino, situata nell’omonima frazione di Loro Ciuffenna, dista circa dieci chilometri dal capoluogo aretino e ha origini che risalgono al XIII secolo. Nonostante i rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli, la chiesa conserva il suo caratteristico campanile a vela, rifatto ma mantenendo l’aspetto antico che lo rende così distintivo.
Costruita come cappella gentilizia della famiglia Guidi, la chiesa si trovava originariamente fuori dal loro castello e, già nel 1275, assunse il ruolo di parrocchia, diventando un importante punto di riferimento spirituale per i fedeli della zona.
Bucine: Un Patrimonio d’Arte e Spiritualità
Abbazia di Badia a Ruoti
Nel cuore della Valdambra, si trova l’Abbazia di Badia a Ruoti, che ha origini nell’anno Mille, quando era di proprietà dei monaci camaldolesi. Inizialmente piccola e con un tetto in stile romanico, l’abbazia fu ampliata con l’aggiunta del transetto, dell’abside e del campanile. L’interno ha subito trasformazioni dal romanico al barocco, e dietro l’altare maggiore si trova una tavola di Neri di Bicci (1472) che raffigura l’Incoronazione della Vergine e Santi.
L’abbazia è un luogo affascinante, con un chiostro ben conservato e sotterranei che ospitavano il granaio e la ghiacciaia. Dopo essere stata residenza vescovile e poi fattoria, è stata ristrutturata nel XX secolo.
Pieve di Galatrona
A pochi chilometri da Bucine, la Pieve di Galatrona è una chiesa sobria ma ricca di opere d’arte. All’interno, spicca una grande fonte battesimale in terracotta invetriata di Giovanni Della Robbia, raffigurante la vita di San Giovanni Battista. La chiesa ospita anche un capolavoro dei Della Robbia: un ciborio in terracotta invetriata, che arricchisce l’altare. La Pieve è una delle gemme nascoste del Valdarno, ideale per gli amanti dell’arte e della storia.
Laterina Pergine Valdarno: Tradizione e Restauri
Chiesa di San Michele
La Chiesa di San Michele a Pergine Valdarno, pur nell’aspetto attuale, ha origini antiche, essendo documentata già nel 1056. Originariamente sotto la giurisdizione della Badia di Agnano, è successivamente menzionata anche nelle Decime del Trecento. L’aspetto attuale della chiesa è il risultato di un radicale rimaneggiamento effettuato nel XIX e XX secolo.
Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano
Antica pieve, al suo esterno uno dei tesori più significativi è il mosaico pavimentale di epoca imperiale. La chiesa custodisce inoltre importanti opere d’arte, tra cui un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Giovanni e Sebastiano, attribuito a Fra’ Diamante o Francesco Pesellino.
Di rilievo anche la tavola della Madonna col Bambino fra i santi Ippolito e Cassiano, opera di Domenico Puligo, e la Madonna del Rosario di Giovanni Balducci, risalente al 1587. Degno di nota è infine un Crocifisso ligneo cinquecentesco, attribuito a Taddeo Curradi.
Cavriglia: Storia e Spiritualità tra i Borghi
Chiesa di San Giovanni Battista a Cavriglia
Originariamente romanica, la chiesa conserva ancora l’abside e il filaretto, ma le modifiche del 1778 e del 1900 le conferirono l’attuale stile barocco.
La Chiesa di San Pietro a Massa dei Sabbioni
La chiesa si San Pietro di Massa dei Sabbioni ha perso molte delle sue caratteristiche originarie, ma sulla facciata si trova ancora un antico stemma che ricorda l’appartenenza all’ospedale di Santa Maria Nuova. All’interno si trovano un reliquiario robbiano e l’olio su tela Il Miracolo della Neve, attribuito alla scuola di Matteo Rosselli.
Il Valdarno si rivela un vero e proprio scrigno di tesori artistici e spirituali, dove ogni chiesa racconta una storia fatta di fede, arte e tradizioni secolari. Dalle pievi romaniche ai capolavori rinascimentali, ogni edificio di culto custodisce preziose testimonianze del passato, offrendo al visitatore un’esperienza unica tra bellezza architettonica e profonda spiritualità.
Che si tratti di celebri basiliche o di piccole chiese di campagna, il fascino del Valdarno risiede nella sua capacità di coniugare storia e cultura in un paesaggio mozzafiato, capace di sorprendere ed emozionare.
Un viaggio tra le chiese del Valdarno non è solo un percorso artistico, ma anche un’occasione per riscoprire le radici di una terra ricca di tradizioni e suggestioni, lasciandosi ispirare dalla bellezza senza tempo di questi luoghi sacri.