La Toscana, terra di grandi maestri dell’arte, ha visto fiorire la genialità di pittori, scultori e architetti di fama mondiale come Giotto, Donatello, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, solo per citarne alcuni, che hanno lasciato un’eredità culturale senza pari. In quella che è indiscutibilmente culla dell’arte italiana, il Valdarno emerge per aver dato i natali al celebre Masaccio, considerato “il Giotto del Rinascimento”.
Le radici di San Giovanni Valdarno
Città natale di Masaccio, San Giovanni Valdarno fu fondata nel XIII secolo, quando la Repubblica di Firenze concepì il progetto “Terre Nuove” che mirava a creare insediamenti abitati fortificati per controllare le aree circostanti e ampliare il proprio dominio territoriale. San Giovanni Valdarno fu una delle città edificate in questo contesto, insieme a Terranuova Bracciolini e Castelfranco di Sopra. Il progetto di urbanizzazione fu affidato all’architetto Arnolfo di Cambio. La città si sviluppò intorno all’asse principale dell’attuale Corso Italia, storica via di comunicazione che collegava Firenze ad Arezzo, e tutte le strade del centro storico furono progettate in modo simmetrico per formare un’unica grande piazza trasversale, divisa in due dal Palazzo Pretorio.
La Casa Natale di Masaccio
Nel 1401, durante l’epoca di Castel San Giovanni, qui nacque Tommaso di Giovanni Cassai, detto il Masaccio, uno dei più grandi pittori italiani. Le sue opere rivoluzionarono il linguaggio pittorico e lo collocarono tra gli iniziatori del Rinascimento. Anche se visse a San Giovanni Valdarno solo per poco più di vent’anni, la sua fama ha reso celebre il paese, dove, ancora oggi, è possibile visitare la sua casa natale. Casa Masaccio è oggi anche sede espositiva per mostre temporanee quale Centro per l’Arte Contemporanea.
San Giovanni e l’arte: il progetto Terre degli Uffizi
La città mantiene vivo il suo legame con l’arte. Nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie si può ammirare “L’Annunciazione” del Beato Angelico, al secolo Guido di Pietro (1395 – 1455). Il grande frate pittore, beatificato nel 1982 da Giovanni Paolo II per la sua indiscussa umanità, umiltà e fervore religioso, dipinse molte Annunciazioni. Le tre più celebri sono quella esposta Al Prado di Madrid, quella del corridoio nord del convento di San Marco a Firenze e, naturalmente, questa ospitata al Museo della Basilica di San Giovanni.
Non solo arte, ma anche architettura di pregio: il Palazzo d’Arnolfo, situato in Piazza Cavour, ospita il Museo delle Terre Nuove con una facciata decorata con numerosi stemmi di vicariato, testimonianza della sua importanza storica e artistica.
L’arte e la cultura di San Giovanni Valdarno hanno trovato riconoscimento nel progetto “Terre degli Uffizi”, promosso da Le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione CR Firenze, finalizzato a valorizzare il patrimonio artistico toscano. Nel corso dell’anno, il museo organizza mostre ed eventi per condividere e promuovere l’eredità artistica della regione.
Nel panorama artistico toscano, San Giovanni Valdarno si erge come un tesoro nascosto, che invita a immergersi nella sua storia, a scoprire i suoi talenti artistici e a celebrare la ricchezza culturale che ha contribuito a plasmare la grandiosa identità artistica della Toscana.